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Via Appia, 66 - 83017 ROTONDI (AV)
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Domande generali

Hai delle domande sul nostro studio dentistico? Trova le risposte qui di seguito!

  • Dove si trova Medico Odontoiatra?

    Medico Odontoiatra si trova a ROTONDI (AV) - Via Appia 66
  • Quali sono gli orari di apertura di Medico Odontoiatra?

    L'orario di apertura di Medico Odontoiatra è: da Lunedì a Venerdì: 09:00 - 13:00, da Lunedì a Venerdì: 15:00 - 19:30
  • Quali sono i servizi che offre Medico Odontoiatra?

    Medico Odontoiatra offre i seguenti servizi: Dentisti Medici Chirurghi ed Odontoiatri, Devitalizzazione, Chirurgia Implantare
  • Quali sono le opinioni degli utenti di Medico Odontoiatra?

    Leggi le recensioni di Medico Odontoiatra oppure lascia la tua opinione su Paginegialle.it
  • Quali sono le specializzazioni di Medico Odontoiatra?

    Medico Odontoiatra è specialista in Implantologia, Odontoiatria, Protesi Dentale, Igiene Orale, Endodonzia, Estetica Dentale, Chirurgia Orale, Parodontologia, Cure Dentali, Odontoiatria Estetica, Ortodonzia Invisibile
  • Come posso contattare Medico Odontoiatra?

    Puoi contattare Medico Odontoiatra tramite telefono: 328 9389340
  • Cos’è la sensibilità dentale ?

    Quando sentiamo una forte fitta ai denti nel momento che questi vengono a contatto con bevande, cibi caldi o freddi o dolci o acidi oppure quando respiriamo aria fredda, questo è il sintomo che abbiamo denti sensibili.


    E’ stimato che 1 persona su 2  ne soffrano di sensibilità dentale. E’ un problema che può presentarsi e a volte scomparire con il tempo.

    Perché si verifica?

    Si verifica quando la dentina è esposta. La dentina è lo strato che circonda il nervo ed è protetta dallo smalto del dente e dalla gengiva. Quando lo smalto si assottiglia o la gengiva recede, espone la dentina agli agenti fisici esterni al dente.


    L’esposizione della dentina

    La dentina è composta da un gran numero di pori o tubuli che percorrono il dente dall’esterno fino al nervo. Quando la dentina rimane esposta per i motivi sopra menzionati, questi tubuli vengono stimolati dai cambiamenti di temperatura o da alcuni cibi e la reazione è il dolore a fitta.

    Cause dell’ipersensibilità dentale


    L’esposizione della dentina può verificarsi per diversi  fattori tra cui:


    nei casi in cui vi è una recessione della gengiva dovuta all’età o ad un errato spazzolamento dei denti

    Quando si bevono bevande acide che possono causare l’erosione dello smalto e di conseguenza  l’esposizione della dentina

    Se si fa uso per lungo tempo di un dentifricio abrasivo

    Quando laviamo i denti se si spazzolano in maniera non corretta per più di tre volte al giorno

    Quando si soffre di gengivite che genera recessione della gengiva

    Quando abbiamo un dente scheggiato o fratturato che può lasciare scoperta la dentina

    Digrignamento dei denti. Digrignare o stringere i denti può logorare lo smalto ed esporre la dentina sottostante (abfrazione)


    Quando non dobbiamo preoccuparci per la sensibilità dentale


    Nelle procedure dentali di routine. La sensibilità può verificarsi dopo la pulizia dei denti, la levigatura radicolare, il posizionamento di una corona, e il restauro di un dente, uno sbiancamento dentale. La sensibilità causata da procedure dentali è temporanea, di solito scompare in 4-6 settimane.

    Come comportarsi per chi soffre di denti sensibili?


    La prima cosa è rivolgersi ad un dentista, per identificare il problema e indicare il miglior trattamento, infatti la causa del dolore potrebbe non essere riconducibile all’ipersensibilità della dentina ma a problemi più gravi come carie o denti rotti.

    Se si riscontra il problema nella sensibilità dentale, potrebbe essere utile:

    Usare uno spazzolino a setole morbide

    Eseguire una seduta con l’igienista o il dentista per l’insegnare il corretto Spazzolamento dei denti ed evitare l’abrasione dello smalto e la recessione delle gengive

    Usare un dentifricio a bassa abrasività, pensato appositamente per ridurre la sensibilità

    mettere meno pressione nel spazzolare i denti

    Avere una buona igiene orale

    Fare attenzione all’alimentazione con cibi poco acidi


    Trattamenti per la sensibilità dentale


    Altre volte la cura può richiedere trattamenti con sostanze apposite desensibilizzanti ad azione topica o terapie restaurative o parodontali che verranno effettuati

    dal dentista, infatti ci sono alcune procedure dentali che possono contribuire a ridurre la sensibilità, compreso l’uso di:


    Ricostruzioni in composito  per coprire le superfici dentali esposte.

    Vernici e desensibilizzanti topici applicate alla superficie dentinale esposta.

    Trascurare i denti specialmente se doloranti potrebbe causare problemi di salute orale, infatti il dolore porta a trascurare l’igiene domiciliare o spazzolare debolmente i denti, con il rischio di carie e gengiviti.

  • Mal di testa, cefalee, dolori cervicali, mal di schiena o vertigini?

    Il problema potrebbe essere legato al sistema masticatorio e alle sue relazioni con il resto del corpo. In questo caso occorre rivolgersi allo specialista.


    Ovvero l’odontoiatra e gnatologo: la scienza che studia la funzione o la disfunzione del sistema stomatognatico, ossia di tutto l’apparato della mandibola in relazione all’occlusione dentale.

    La  gnatologia è fondamentale per comprendere e risolvere alcune patologie. Perché se, poniamo caso, un paziente ha dolore all’orecchio e l’otorino non riscontra nulla di anomalo, si può pensare a un’occlusione dentale non corretta. Per questo l’odontoiatra collabora spesso con il fisiatra e l’otorino.

    Chi soffre di cefalee irrisolte da molto tempo può – se il problema è gnatologico – superare il problema, magari anche con un semplice “bite”. È un apparecchio che serve a riorganizzare in modo corretto i denti del paziente.

    Per la salute della bocca, ovviamente  bisogna anche  necessariamente ripristinare gli elementi che lo compongono, cioè denti, paradonto, muscoli ed articolazioni temporo mandiboIari (Atm).

  • Qualè la causa dei denti storti?

    La causa dei denti storti è dovuta a diversi fattori. tra cui: affollamento dei denti e/o  mal posizionamento di questi, rapporto scorretto tra mandibola e mascella,  malocclusione dentale, mancanza degli elementi dentari che non si è provveduto a reintegrare.


    Molto spesso incidono anche comportamenti o abitudini sbagliati adottati dai più piccoli (che ci continuano a causare seri problemi anche quando siamo adulti) come, il succhiare il pollice, l’utilizzare fino ad età avanzata il ciuccio, l’abitudine di spingere la lingua contro i denti.


    Il problema di un non corretto allineamento dei denti porta ad avere effetti sulla stessa estetica del sorriso e di conseguenza, spesso, sulla propria autostima. Cosa più importante, il non corretto allineamento dei denti, genera problemi in particolar modo sulla salute della nostra bocca, quale la masticazione, disturbi temporomandibolare che possono portare a problemi e malattie gengivali a causa di una scorretta spaziatura dentale, che incidono sulla formazione di tasche gengivali  e gravi problematiche per il cibo (difficile da togliere con una normale igiene dentale) che rimane all’interno delle stesse tasche e tra gli spazi interdentali.


    Per risolvere il disallineamento dei denti, bisogna che il professionista svolga uno studio ortodontico, dove potrà capire se questo potrà essere risolto mediante la tecnica dell’ortodonzia trazionale o dell' ortodonzia invisibile.

  • Come si macchiano i denti?

    I denti macchiati sono un problema per chi li ha, specialmente se questi sono molto visibili. Ma come si macchiano i denti? Per capirlo è importante capire qualche nozione di anatomia dentale.


    I denti sono formati da: smalto, dentina, polpa, cemento radicolare.


    LO SMALTO:

    è lo strato più esterno del dente, è traslucido (cioè non ha colore proprio ) e molto duro, è formato da tanti mattoni (prismi dello smalto) tenuti uno vicino all’altro da un cemento (smalto interprismatico). Questo cemento col passare degli anni può essere infiltrato da varie sostanze. Lo smalto col passare degli anni si assottiglia a causa dell’usura e fa trasparire maggiormente il colore della dentina, caratterizzati da una pigmentazione tendente al giallo. Con l’avanzare dell’età, il colore dei denti viene determinato sempre più dagli strati sottostanti che dallo smalto in sé.


    LA DENTINA:

    è lo strato intermedio del dente, è più spesso dello smalto, il suo colore è giallo ( con varie sfumature dipendenti da persona a persona) ed è quello da cui dipende il colore del dente. Infatti il suo colore traspare attraverso lo smalto e, dove lo smalto è più sottile, ad esempio nel colletto (parte più vicina alla gengiva) dei denti, traspare di più. E’ per questo che la parte del dente più gialla è quella del colletto. La dentina è formata da tanti tubuli, i tubuli dentinali, che sono responsabili della trasmissione degli stimoli (caldo, freddo, sensibilità….). E’ per questo motivo che quando l’agente sbiancante attraversa lo smalto e si avvicina alla dentina si può avere sensibilità.


    POLPA:

    è al centro del dente, contiene i vasi sanguigni e i nervi.


    CEMENTO RADICOLARE:

    è la sostanza che riveste la radice del dente, quando un dente ha una recessione radicolare e il cemento radicolare è esposto è molto frequente un’ipersensibilità in quanto gli stimoli sono molto vicini alla polpa che contiene i nervi.


    PERCHE’ I DENTI SI MACCHIANO.

    Lo smalto e la dentina non sono completamente permeabili al mondo esterno come si pensa, questi hanno un assorbimento e uno scambio di sostanze con la saliva. Tramite questo processo delle sostanze penetrano all’interno, ad esempio per proteggere i denti o reminalizzarli si usano dei trattamenti topici, lo scopo di questi trattamenti è quello di far assorbire al dente le sostanze volute ad esempio il fluoro che protegge dalle carie o i reminalizzanti. In questa maniera anche altri prodotti tra cui alcuni colorati (Cromogeni) vengono assorbiti, mentre altri si depositano sulla superficie dello smalto.

    I cromogeni non sono nocivi e no pregiudicano la salute dei denti, ma per i loro legami chimici fanno apparire i denti piu’ gialli e scuri, che nel tempo assume una colorazione piu’ forte.

    Ovviamente anche per questo motivo, una persona di una certa età, avrà denti più scuri e gialli di una persona giovane anche per il normale processo di invecchiamento.

    Lo sbiancamento dentale professionale funziona molto bene per schiarire i propri denti, ma per alcune macchie che lo sbiancamento non le può portare via.

    Le sostanze che possono macchiare i denti sono molte: il catrame e la nicotina (fumo); il tannino (nel thé); il caffè, il vino rosso, il fluoro quando assunto in modo eccessivo); alcuni antibiotici come le tetracicline anche durante la vita fetale (attraverso la madre), nel periodo neonatale e nella prima infanzia, può causare formazione di macchie che vanno dal grigio-azzurro al nero, dal giallo al marrone; colluttori a base di clorexidina (Se usati per periodi superiori a 10-15giorni); sostanze troppo acide (spremute di agrumi, vino, bevande gassate, compresse di certi farmaci o integratori – come aspirina e vitamina C – masticate anziché deglutite….); sostanze molto dolci (torte, cioccolatini, caramelle, miele, zucchero, snack dolci marmellate…).

    Il fumo è la principale causa di colorazione del dente: catrame e nicotina in questo caso oltre a una pigmentazione interna del dente si hanno anche antiestetiche macchie esterne marroni – brune – nere.

    Alcuni tipi di macchie possono anche essere parzialmente rimosse con una seduta di igiene orale professionale, altre non è possibile rimuoverle ma è possibile nasconderle. Solo il dentista, dopo aver effettuato una visita, potrà consigliarvi.

  • Che cosa è l’alitosi e come fare per prevenire ?

    L’alitosi è uno spiacevole sintomo che affligge numerose persone, dovuto all’emissione di sostanze di sgradevole odore (composti zolfati) durante gli atti respiratori con la bocca o durante il dialogo.


    Spesso colpisce anche persone che spazzolano regolarmente i denti in quanto il cattivo odore è frutto del metabolismo di batteri che risiedono sulla superficie della lingua.La cosa primaria è rivolgersi all’odontoiatra.

    Che cosa fare per prevenire l’alitosi?

    Evitate certi cibi come cipolle e aglio che provocano odori molto intensi anche se cotti.

    Consumate con moderazione anche i latticini. Un consumo eccessivo infatti può superare le capacità digestive del nostro organismo, provocando la comparsa di odori sgradevoli.

    Mantenete la bocca umida. La saliva pulisce i batteri dalla bocca. Bevete acqua regolarmente ed evitate bevande alcoliche (l’alcool agisce disidratando).

    Spazzolate regolarmente la lingua. In commercio esistono degli spazzolini appositi, ma anche il comune spazzolino da denti può fungere allo scopo. I momenti migliori per spazzolare la lingua sono al mattino e alla sera prima di coricarsi.

    Consultate il vostro dentista. Spesso l’odore sgradevole e persistente può essere dovuto ad una malattia gengivale o ad un disordine digestivo.

    Che cosa non fare per combattere l’alitosi?

    Non cercate inutile e costosi spazzolini elettrici a multivelocità. Spazzolare i denti regolarmente con il vostro spazzolino normale fa lo stesso effetto che i gadget dell’ultima moda.

    Usate almeno una volta al giorno il filo interdentale.

    Non consumate caramelle, chewing gum o altri dolci alla menta. Essi infatti mascherano l’odore solo temporaneamente.

    Consumate invece un pezzo di frutta che darà freschezza alla bocca più a lungo.

    E’ opportuno passare una visita specialistica dal vostro dentista, che potrà valutare meglio la situazione e consigliarvi.

  • Quando si cambiano i denti?

    Quando si cambiano i denti?

    I denti dei bambini iniziano a essere messi dai 6 mesi ai 3 anni, con andamento diverso da bambino a bambino (lenta o veloce, precoce o tardiva).

    Il totale dei denti, una volta terminata la crescita decidua, sono 20.


    Di solito, il primo dente che viene messo è l’incisivo inferiore, questo avviene intorno ai 4 mesi di età ma se ritarda ad uscire, non c’è da preoccuparsi, è possibile che la crescita possa ritardare anche a 10, 11 o 12 mesi, ogni bambino ha il suo tempo e per questo non cè da preoccuparsi.

    Quando un bambino mette i denti da latte presto è altrettanto facile che abbia anche una precoce permuta, tanto che questi potrebbero iniziare a dondolare e cadere intorno ai 5, 6 anni (incisivi inferiori).

    La permuta dei denti si svolge in tre diversi periodi, ognuno della durata ciascuna di circa un anno e mezzo, due.

    Intorno ai 5 o 6 anni c’è la caduta dei quattro incisivi da latte, inferiori e superiori, in questo periodo abbiamo anche il cambiamento con i permanenti sottostanti e l’eruzione dei primi molari permanenti superiori ed inferiori.

    NOTA BENE: E’ importante che il bambino, aiutato dai genitori, lavi bene i denti in quanto i molari che crescono dietro ai denti da latte sono facilmente ignorati sia dal bimbo che dai genitori. Ricordatevi che i denti permanenti dovranno rimanere in bocca per tutta la vita e appena erotti sono maggiormente vulnerabili!

    Può succedere che i nuovi incisivi inferiori, crescano soprapponendosi a quelli da latte. Cosa fare in questo caso? Se il dente deciduo dondola si aspetta che questo cada, altrimenti si guarderà con vari stratagemmi di farlo cadere (filo, mangiando una mela, etc.) e si aspetta che con la spinta della lingua il permanente si riposizioni in arcata.

    Quando i nuovi incisivi crescono storti, solitamente è segno di mancanza di spazio in arcata ma non c’è da preoccuparsi più di tanto, perché un affollamento lieve a questa età potrebbe essere normale e si potrebbe risolvere spontaneamente. In ogni caso una visita odontoiatrica è sempre opportuna.

    Può succedere che i denti decidui cadano e che non si vedano i permanenti che vengono fuori. Se dopo 6 mesi. i permanenti non sono ancora spuntati, è opportuno rivolgersi al dentista che controllerà e in questo caso farà una lastrina radiografica o una panoramica per verificare la presenza di tutti i denti permanenti sottostanti o la presenza di impedimenti a venir fuori, se la situazione risulta normale e bene attendere il tempo consigliato dal medico odontoiatra per vedere se il permanente esce.

    A 7 o 8 anni è il periodo ce dura un anno e mezzo, due, in cui i denti non cadono, sembrerebbe un periodo di riposo, ma in realtà i denti permanenti sottostanti maturano e si preparano all’eruzione.

    A 9 o 10 anni è il periodo in cui avviene la caduta dei canini inferiori , primi molari inferiori, primi molari superiori, secondi molari inferiori ,secondi superiori e in ultimo canini superiori. Possono esserci delle naturali variazioni nella progressione della permuta a cui non bisogna dare importanza. Questa è una fase in cui l’impressione è quella che il bambino stia perdendo tutti i denti molto velocemente.

    Quando rimangono e persistono alcuni denti decidui oltre i 12 – 13 anni, bisogna rivolgersi dal medico dentista e valutare con una panoramica se esistono i permanenti sottostanti o c’è agenesia.

    Bisogna fare attenzione a valutare tramite un professionista quando i denti da latte rimangano fino ai 13 anni e quando i canini superiori erompano in maniera molto alta, in questo caso ci sarà da valutare se mettere un apparecchio ortodontico.

  • Perchè ci fanno male i denti?

    Il mal di denti arriva spesso quando meno lo si aspetta e tante volte diventa la causa delle nostre notti insonni facendoci desiderare un intervento urgente del dentista.


    Dovuto spesso a una cattiva pulizia dei denti il dolore può essere alleviato con piccoli rimedi ma attenzione perché non sempre i rimedi della nonna sono efficaci anzi spesso possono aumentare il dolore.

    Il mal di denti è un segnale d’allarme del nostro organismo, che ci chiede di rivolgersi ad un odontoiatra per intervenire sulla causa.

    Ogni mal di denti, specie quello di natura infettiva, deve essere controllato tramite una visita dallo specialista. E’ bene sapere che i tessuti dentali non possono guarire da soli, in quanto, questi non godono di capacità rigenerativa, questo vuol dire che non curando la causa del mal di denti, continueremo a stare male fino al momento in cui uno specialista ci risolva la causa.

    Molti hanno l’abitudine di banalizzare il mal di denti, non rendendosi conto che questo comportamento può rivelarsi ancora più dannoso e doloroso per la salute del cavo orale; infatti in presenza di un’infezione in atto, il mal di denti potrebbe accentuarsi, fino a diventare davvero insopportabile e con la possibilità di creare danni maggiori.

    Psicologicamente e a volte inconsciamente, cerchiamo in tutti i modi di evitare, per paura, il dentista, cercando di soffocare il mal di denti  assumendo una grande quantità di farmaci analgesici, portando avanti un disagio che se curato subito e in tempo, potrebbe essere risolto facilmente; Inoltre proseguendo in una cattiva pratica di abusare di farmaci, solo per non decidersi di risolvere definitivamente il problema, aggraviamo anche la salute del nostro organismo che deve farsi carico e smaltire continuamente farmaci antinfiammatori non steroidei, assunti solo per nascondere il dolore.

    Il mal di denti può dipendere da infezioni dentali (carie, pulpiti, ascesso, granuloma, cisti , etc.), traumi, inadeguata pulizia dentale, stress, bruxismo, disturbi cardiaci e sinusite.

    Cosa dobbiamo fare quando inizia un mal di denti anche se lieve? Conosciamo già la risposta: rivolgersi ad un dentista, che dovrà tracciare una diagnosi valutando attentamente la lesione ed analizzando i sintomi riportati dal paziente, questo atto deve essere fatto prima di procedere con qualsivoglia intervento.

  • Come tamponare il mal di denti a casa, nell’attesa di contattare il medico?

    Prima della visita dentistica (che dovrà essere richiesta quanto prima), il malcapitato può arginare il mal di denti mettendo in pratica alcuni semplici consigli:

    Assumere, al bisogno, antidolorifici (l’ibuprofene è il principio attivo più indicato per tenere sotto controllo il mal di denti).


    Ricordiamo che l’effetto di questi farmaci è sintomatico:, vuol dire che agiscono esclusivamente sui sintomi dolorosi, ma non fanno nulla per risolvere la causa del mal di denti. In ogni caso, prima di assumere il farmaco, è consigliabile il parere del medico.

    Evitare gli stimoli termici (Caldo o freddo) che possono fare aumentare il mal di denti, quindi non usare bevande o cibi troppo caldi o freddi e lavare i denti con acqua tiepida. Anche le temperature esterne potrebbero aggravare il mal di denti

    Provate a mettere sulla guancia (parte esterna), in corrispondenza con il dolore un sacchetto di ghiaccio, avvolto possibilmente su un panno morbido e vedete se questo vi porta giovamento.

    Utilizzare il filo interdentale o lo scovolino con attenzione: un utilizzo scorretto può irritare le gengive ed accentuare il mal di denti preesistente

    Evitare di masticare chewingum o cibi appiccicosi o pastosi (tipo crackers, patatine, etc).

    Utilizzare uno spazzolino a setole morbide. Evitare lo spazzolino elettrico e quelli con setole troppo dure

    In ogni caso quando un mal di denti è persistente, il trattamento odontoiatrico dovrebbe iniziare il prima possibile, per diversi motivi:

    Allontanare il dolore in breve tempo

    Prevenire ulteriori complicanze come: infezioni dentali profonde (pulpiti, granulomi, cisti, ascessi dentali ecc.)

    Evitare che il mal di denti si trasformi in un tormento insopportabile.

    I batteri della carie, iniziano il loro cammino distruttivo dallo smalto del dente, per poi andare sempre più in profondità: anche una piccola carie, facilmente curabile senza dolore se presa in tempo, può invece nel lungo termine creare un danni e sofferenze maggiori  (infezioni gravi, caduta del dente ecc.), riversandosi anche nei tessuti circostanti.

    Ad ogni buon conto superata la notte insonne occorrerà rivolgersi subito al dentista di fiducia.

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